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Referendum abrogativo legge “Autonomia differenziata"

CesarePozzo partecipa all'Assemblea del Comitato promotore del referendum per l'abrogazione della legge sull'Autonomia Differenziata

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La SNMS Cesare Pozzo – Ets è stata invitata a partecipare all'Assemblea del Comitato promotore del referendum per l'abrogazione della legge sull'Autonomia Differenziata, lo scorso sabato 5 ottobre, insieme agli altri enti sostenitori come Arci, Anpi, Libera, AVS o WWF. 

 

L’incontro che si è tenuto presso il Centro Congressi Frentani di Roma ha visto la partecipazione di esponenti politici come Elly Schlein, Angelo Bonelli, Maria Elena Boschi o l’ex ministro Rosy Bindi ed è stato l’occasione per fare il punto e rilanciare la campagna referendaria, dopo la consegna di 1 mln e 300 mila firme in Corte di cassazione avvenuta il 24 settembre scorso.

Nel corso dell’assemblea è stato intervistato il presidente nazionale della S.N.M.S Cesare Pozzo - Ets, Andrea Giuseppe Tiberti sulla posizione della Mutua rispetto a tale iniziativa e la sua dichiarazione è stata ripresa sia da ANSA nazionale, sia da ANSA sanità:

 

-> Autonomia: Tiberti, mette a rischio Ssn fragile Soc.mutuo soccorso C,POZZO ETS, fra primi promotori referendum (ANSA) - ROMA, 05 OTT - "Come Mutue che si occupano di prestazioni integrative siamo sempre più tirati in ballo perché il sistema sanitario nazionale rischia il collasso. Per questo siamo stati fra i primi promotori del referendum contro l'autonomia differenziata, perché crediamo che la sanità pubblica e universale, già in difficoltà, vada messa al riparo da ulteriori logiche di disparità e frazionamento". Lo dichiara Andrea Tiberti, presidente nazionale della società di mutuo soccorso Cesare POZZO ETS, intervenuto a via dei Frentani a Roma all'iniziativa pubblica a sostegno del referendum. (ANSA). 2024-10-05T11:36:00+02:00 BR ANSA per CAMERA01 https://trust.ansa.it/3c4da6fd57cdf3917ff88040c73003f7032941c4bd4d086ec9c8badee66d09e7

 

-> Autonomia: Tiberti, mette a rischio Ssn fragile Soc.mutuo soccorso C,POZZO ETS, fra primi promotori referendum (ANSA) - ROMA, 05 OTT - "Come Mutue che si occupano di prestazioni integrative siamo sempre più tirati in ballo perché il sistema sanitario nazionale rischia il collasso. Per questo siamo stati fra i primi promotori del referendum contro l'autonomia differenziata, perché crediamo che la sanità pubblica e universale, già in difficoltà, vada messa al riparo da ulteriori logiche di disparità e frazionamento". Lo dichiara Andrea Tiberti, presidente nazionale della società di mutuo soccorso Cesare POZZO ETS, intervenuto a via dei Frentani a Roma all'iniziativa pubblica a sostegno del referendum. (ANSA). 2024-10-05T11:36:00+02:00 BR ANSA per CAMERA28 https://trust.ansa.it/3c4da6fd57cdf3917ff88040c73003f7032941c4bd4d086ec9c8badee66d09e7

 

 

 

La S.N.M.S Cesare Pozzo ha da subito aderito alla campagna di raccolta firme per l'indizione di un referendum abrogativo della legge "Autonomia Differenziata"

 

I delegati all'Assemblea Nazionale della Cesare Pozzo, riuniti a Milano il 4 e 5 luglio 2024, in rappresentanza di oltre 150.000 soci distribuiti sull'intero territorio italiano, unanimemente, hanno, infatti, dato ampio mandato alla Presidenza affinchè esprimesse la totale adesione del Sodalizio alla campagna di raccolta firme per l'indizione di un Referendum abrogativo della legge denominata "Autonomia differenziata". 

 

La Presidenza, preso atto con soddisfazione della decisione, aveva emesso il seguente comunicato:

 

"Una realtà come quella della CesarePozzo, storica Società Nazionale di Mutuo Soccorso, operativa dal 1877, non può certo esimersi dall'esprimere la totale contrarietà alla approvazione di una legge che produce ed amplia, neanche ce ne fosse bisogno, diseguaglianze e fratture all'interno di un Paese già attraversato da differenziazioni nella erogazione di servizi essenziali. Tanti sono stati gli interventi, tra i quali anche il nostro, precedenti l'approvazione della legge in questione, tesi a respingere le posizioni governative e della maggioranza parlamentare che lo sostiene, ma le pur autorevoli e motivate voci di dissenso sono state inascoltate.

 

Non ritorneremo ad elencare le negatività che l'Autonomia differenziata contiene, fiumi di parole sono state spese ed ancora ampio sarà il dibattito nei prossimi mesi.

 

Ci limitiamo ad esprimere il nostro forte dissenso, la nostra volontà di non essere spettatori di un deleterio processo di regressione dei diritti universali di cittadinanza, di conferma della necessità che siano sempre vivi e presenti i valori che hanno ispirato la nascita e la crescita del mutuo soccorso: solidarietà, uguaglianza e pari opportunità, inclusione sociale, universalismo dei diritti, a partire dal benessere e dalla salute.

 

Sono 150 anni che percorriamo queste strade e vedere oggi messe in discussione le conquiste sociali, faticosamente acquisite dalle generazioni a noi precedenti, non può che stimolarci a proseguire, ancora con più impegno, nell'affermazione degli ideali e dei valori che, da sempre, ci contraddistinguono.

 

Dalla metà luglio ha preso il via la raccolta delle firme per il Referendum contro l'Autonomia differenziata. Entro il 30 settembre occorre raccogliere almeno 500.000 firme. Non si può esitare o attendere che almeno cinque Regioni appoggino il quesito evitando, così, la presentazione delle firme. anche perché la pressione popolare e la mobilitazione deve essere continua, al Sud, come al Nord. In ogni caso, raccolta firme o iniziativa di cinque regioni, il quesito dovrà, comunque passare al vaglio dell'Alta Corte. La strada è in salita, ma chi come noi ha da sempre lottato e creduto che i diritti e le opportunità non devono e non possono variare in base alla residenza territoriale, non può fare altro se non impegnarsi affinché l'astrusa formula dell'autonomia differenziata venga rinviata al mittente e non provochi differenziazioni tra i bambini che frequentano le scuole (chi avrà, ad esempio il tempo pieno e chi no ), tra gli insegnanti retribuiti meno o più in base alle diverse regioni di appartenenza, tanto per citare due delle ventitre materie messe in discussione. Tra queste vi è anche la Sanità, il diritto universale sancito dalla legge del 1978 con l'istituzione del Servizio Sanitario Nazionale. Lo ripetiamo: noi, noi della Società Nazionale di Mutuo Soccorso Cesare Pozzo ETS, siamo, da sempre, ostinatamente schierati non solo per la difesa, ma anche e soprattutto per il rilancio di tale modello universale. Avere venti sanità regionali differenziate per censo, reddito, appartenenza politica, significa peggiorare le condizioni sociali del Paese, ampliare le diseguaglianze ed il disagio, creare profonde spaccature territoriali, mandare in soffitta i fondamenti della nostra bella Carta Costituzionale. 

 

L'Italia, a differenza di altri Paesi, ha potuto scrivere la propria Costituzione perché la parte più sana di esso si è ribellata alla barbarie del nazi-fascismo attraverso il movimento di Resistenza composto da tutte le componenti democratiche che hanno dato vita alla Repubblica. Oggi non si può abiurare a quei valori egualitari e solidaristici soltanto per affermare una volontà prevaricatrice del più forte sul più debole.

 

La mobilitazione per la raccolta delle firme è, per quanto ci riguarda, un rispettoso dovere nei confronti della nostra storia. 

 

Per questo ci appelliamo a tutto il movimento mutualistico affinché emerga con la necessaria chiarezza da che parte ci si schiera.

 

Noi non abbiamo dubbi. Da una sola parte, quella delle lavoratrici e dei lavoratori, dei cittadini a prescindere da dove sono nati e dove risiedono, degli esclusi, di chi deve avere sicurezza nei luoghi di lavoro perchè di lavoro si vive e non si muore, delle nuove generazioni che scrutano un incerto futuro, degli anziani che tanto hanno dato alla società, dei bambini e, non certo per ultime, anzi, delle donne vittime di violenza e di una cultura (meglio di una incultura) patriarcale e maschilista, da combattere sin dalla formazione nelle aule scolastiche e nei luoghi della società civile.

 

Attenzione a credere che le regioni ricche saranno oasi di benessere. Già oggi, e purtroppo la recente pandemia lo ha pesantemente dimostrato, l'organizzazione sanitaria e le prestazioni abbondantemente delegate al privato, non garantiscono affatto migliori e più diffusi servizi. E' con l'unità di intenti ed il rilancio del SSN che le prestazioni potranno essere diffusamente fruibili. Non vi è altra strada.

 

Per questo, a nome dell'intero corpo associato, la Società Nazionale di Mutuo Soccorso Cesare Pozzo ETS è impegnata per l'affermazione dei diritti per tutti, nessuno escluso!" 

Contro l'autonomia differenziata

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